Il braccialetto di Amazon

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Ho trovato molto interessante tutto il rumore che si è creato su questo argomento, i TG ne hanno parlato, i politici ne hanno parlato, siamo in campagna elettorale ma purtroppo non hanno capito di cosa realmente si trattasse quindi si sono espressi con battute scontate sulla libertà dei lavoratori, i dipendenti Amazon ne hanno parlato, alcuni di loro li ho visti annaspare e dare risposte a caso e Amazon che si è limitata a dire che non ha nulla da dire, o quasi.

Questo progetto del “Braccialetto” al momento non esiste neanche, Amazon ha rilasciato una coppia di brevetti per un sistema di braccialetti che monitora se i magazzinieri mettono le mani nei posti giusti. Amazon inoltre ha spiegato, nel breve comunicato che ha rilasciato, non sa neanche se diventerà reale o meno, questo dipende se servirà al business oppure no.

Braccialetto ad ultrasuoni


Un diagramma mostra come un bracciale a ultrasuoni può tracciare la posizione di un magazzino in relazione a un determinato scomparto di inventario. (Illustrazione di Amazon tramite USPTO)

È vero che l’idea di indossare un braccialetto di monitoraggio evoca un briciolo di inquietudine, simile all’idea di indossare un braccialetto alla caviglia durante gli arresti domiciliari. Ma nei documenti dei brevetti non troverai traccia di ciò. Il concetto è invece strutturato come misura per risparmiare lavoro:

“Existing approaches for keeping track of where inventory items are stored … may require the inventory system worker to perform time consuming acts beyond placing the inventory item into an inventory bin and retrieving the inventory item from the inventory bid, such as pushing a button associated with the inventory bin or scanning a barcode associated with the inventory bin. … Accordingly, improved approaches for keeping track of where an inventory item is stored are of interest.”

L’altra cosa che penso è, Amazon ha veramente necessità di controllare in maniera spasmodica i propri dipendenti, come ci hanno raccontato in questo giorni, oppure è focalizzato sul fare il massimo in minor tempo e sforzo?

Sistema di braccialetti basato su radio


Questo diagramma illustra come i sensori possono tracciare la posizione di un braccialetto che invia segnali radio. (Illustrazione di Amazon tramite USPTO)

Altro discorso è anche Amazon spesso è stato criticato per come vengono trattati gli operatori del magazzini.

Max Crawford, un ex magazziniere Amazon in Gran Bretagna, ha dichiarato in un’intervista telefonica: “Dopo un anno di lavoro, mi sono sentito come se fossi diventato una versione dei robot con cui lavoravo”.
Ha descritto di dover elaborare centinaia di articoli in un’ora – un ritmo così estremo che un giorno, ha detto, gli sono venute le vertigini.

Probabilmente, come già avviene in molte situazioni, Amazon preferirebbe avere robot e intelligenza artificiale per gestire il proprio business, non si stancano, non mangiano e non bevono. Adesso ha solo il problema che con l’attuale tecnologia non è in grado di sostituire gli operatori ma ha comunque l’obiettivo di ottimizzare al massimo il lavoro e questo purtroppo ha controindicazioni se dall’altra parte di sono persone reali e non macchine.

Fonte geekwire.com, nytimes.com

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Roberto Beccari
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Roberto Beccari

Mi chiamo Roberto, da più di 20 anni mi occupo di programmazione e usabilità, inoltre sono un fanatico della tecnologia. In questo blog parlo di quello che faccio, di come lo faccio e descrivo il mio modo di vedere il mondo attorno a me. Se vuoi conoscermi e scambiare idee, la mia mappa è sempre pronta per essere estesa anche alle idee degli altri.

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