La criptovaluta di Facebook e di Napoli [aggiornamento]
Sì, il nostro caro Mark Zuckerberg ha messo il suo pollice bianco anche qui.
Dalle voci che girano, sembra proprio che nel 2020 Facebook lancerà la sua criptovaluta, nome in codice Libra e potrebbe chiamarsi Global Coin. Il nome da l’idea di quanto grande voglia essere la sua visione.
RBC, la maggiore banca del Canada, sì è espressa in modo molto positivo rispetto all’imminente ingresso di Facebook nell’universo delle valute virtuali. Vede la cosa come una rivoluzione per l’azienda, in grado di aprire a nuovi affari ed entrate economiche che potrebbero garantire una crescita inimmaginabile.
Come si può immaginare, questo evento non potrà passare inosservato, con questa mossa Zuckerberg mette un pilastro in quello che potrebbe essere una rivoluzione che toccherà diversi aspetti della vita di tutti.
I partners che si sono interessati a questo progetto non sono in secondo piano, Facebook infatti per questo progetto ha raccolgo qualche milione di dollari, sembra dieci, da gente come Visa, Mastercard, Amazon, Uber, Stripe e altri.
Si parla del fatto che questa moneta virtuale, non avrà commissioni per gli acquisti online, sarà utilizzabile su tutti i Social del mondo Facebook quali Whatsapp e Instagram il quale a breve prevederà la possibilità di fare acquisti direttamente all’interno dell’app, la cosa sarà semplificata se il pagamento potrà avvenire tramite una moneta virtuale gestita da Facebook & Partners senza la scocciatura di Banche e affini.
Nei prossimi giorni ne sapremo di più, attendiamo fiduciosi e curiosi di capire come questo evento cambierà nuovamente il mondo attorno a noi, e scommetto che lo cambierà.
Non pensate solo all’utente finale, pensate quanto questo rivoluzionerà anche il mondo B2B.
E Napoli cosa c’entra?
Visto che ho parlato di criptovalute, non potevo non includere anche questa notizia.
Arriva la criptovaluta della città di Napoli. Ad annunciarlo è il sindaco, Luigi De Magistris, che già nei mesi scorsi aveva più volte spinto in favore di un progetto simile. Ha assicurato che sarà il primo per riuscire a portare la città ad assistere a una crescita dell’economia circolare, tanto da raggiungere “un’autonomia finanziaria”:
“Quando si porteranno rifiuti in un’isola ecologica si verrà premiati con dei token, spendibili in questi esercizi commerciali”,
In sostanza un’economia circolare attraverso Token rilasciati dal Comune e spendibili presso esercizi convenzionati e convertibili a loro volta in altri servizi.
Il coordinatore del gruppo di lavoro Felice Balsamo, ha riassunto l’obiettivo del progetto:
“Dal sito del Comune si potrà scaricare l’app per raccogliere i token; un esempio è che l’Anm [Azienda Napoletana Mobilità, ndr] assegni un token a chi parcheggia l’auto lontano dal centro, mentre l’Asia [Azienda servizi di igiene ambientale, ndr] potrebbe garantire 1 token ai cittadini che si recano alle isole ecologiche per gettare i rifiuti e 2 token a chi telefona per la raccolta degli ingombranti”.
Teniamo una finestra aperta sul Vesuvio per vedere come andrà a finire, si parla di una prima sperimentazione ad agosto.
Quanto per una Pizza? 4 Token, grazie.
Aggiornamento del 20/06/2019
Piccolo aggiornamento vista la presentazione ufficiale. La criptomoneta di Facebook si chiamerà “Libra“.
Un po tutti, Radio e TV comprese, hanno dato la notizie e tutti hanno voluto dire la loro.
L’ex Ministro Tremonti ha detto…
Sotto la banconota si pensava che ci fossero le riserve d’oro* e poi comunque i governi**. Questa è la stata la base del capitalismo moderno. Una base che oggi va a rompersi con l’avvento della coppia globale + digitale
Giulio Tremonti al Sole 24 ore
* il Ministro si è scordato che questa cosa non è più vera da un bel po di tempo, quindi è vero che si “pensava”.
** Anche su questo ci sarebbe da fare un maggiore chiarezza.
Come previsto, la notizia è stata data il primo giorno e subito dopo rimessa nel cassetto… in attesa della sua venuta (di Libra ovviamente).
A mio parere potrà essere una rivoluzione non perché lo ha detto Facebook o una Banca canadese, lo sarà, solo se gli utenti decideranno che potrà essere una nuova moneta. Le speculazioni iniziali non si conteranno, Facebook stesso farà qualsiasi cosa per dargli la possibilità di posizionarsi e dargli credibilità, tanti gli daranno addosso, ma solo alla fine ne vedremo i risultati, ci vorrà tempo.
Quello che mi preoccupa è sempre lo stesso, vale per i Social, per la Libertà della rete e per mille altre cose.
Chi vigilerà, non tanto sulle criptovalute ma quanto sugli utenti?
Abbiamo sempre maggiore astrazione tra noi a quello che succede dietro la nostra connessione, vediamo sempre di più le luci, i fuochi di artificio ma sempre meno chi li accende.
La libertà e la democrazia in rete devono essere sorvegliate, la domanda finale resta sempre… Chi controlla il controllore?
Non possiamo chiedere a Google di filtrare i contenuti dei bambini quando dietro alla pubblicità per i bambini c’è Google.
Non possiamo chiedere a Facebook di controllare le Fake-news sul social quando è dalle Fake-news che Facebook guadagna maggiormente con la pubblicità.
E’ iniziata da tempo la virtualizzazione del nostro mondo e ogni anno raddoppia la sua velocità, stare attenti resta un nostro compito non per noi ma per chi verrà.
Ah! del Bit Coin Napoletano, nessuno ne ha parlato.
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