FOMO vs Privacy

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la Fear of missing out (FOMO), o “paura di essere tagliati fuori”, indica una forma di ansia sociale caratterizzata dal desiderio di rimanere continuamente in contatto con le attività che fanno le altre persone, e dalla paura di essere esclusi da eventi, esperienze, o contesti sociali gratificanti.

Wikipedia

Il problema, purtroppo per noi, è sempre più evidente, soprattutto tra i giovani. Questa “forma di ansia” ha però una conseguenza veramente crudele, per non sentirci abbandonati a noi stessi, accettiamo tutti i compromessi a scapito della nostra privacy.

Il termine inglese privacy, in italiano riservatezza o privatezza, indica, nel lessico giuridico-legale, il diritto alla riservatezza della vita privata di una persona.

Cosa sta succedendo

WhatsApp cambia i suoi termini di utilizzo e se non accettiamo, non possiamo usare l’applicazione, Facebook viene multato per pratica commerciale scorretta, poca trasparenza nella gestione dei nostri dati, Apple con IOS 14.5 cambia le regole sulla privacy impendendo alle app di tracciare senza il nostro permesso.

Apple

Google, come contro mossa, nell’ultimo Google I/O ha confermato che Android 12 includerà una dashboard per la privacy che darà agli utenti un facile accesso a tutte le loro impostazioni sulla privacy. La dashboard della privacy ti mostrerà una sequenza temporale di quando le app accedono alla fotocamera, al microfono o alla posizione del dispositivo del tuo telefono.

Dashboard sulla privacy in Android 12
Google

L’Unione Europea fa la sua parte, cerca di stabilire delle regole più stringenti per mettere in sicurezza i nostri dati, è iniziato con il GDPR e si continua con norme che di volta in volta vengono aggiornate e rifinite per cercare di mitigare questa cattura di dati da ogni parte, ma evitando di porsi come il male che cerca di portarci via la democrazia della rete.

Mark Zuckerberg presentando un F8 di qualche anno fa, disse che le nuove generazioni hanno un rapporto molto diverso con la loro privacy, correggendosi poi pochi mesi dopo, in seguito allo scandalo dei dati Facebook-Cambridge Analytica.

Questo è spiegato dal fatto che i nativi digitali non comprendono che la loro privacy sulla rete è alla mercè di chiunque sappia usare la rete, e loro stessi sono i primi a non sapere come funziona la rete.

Chi vincerà?

Questa è veramente una bella domanda, le nuove generazioni non sanno vivere senza la rete e in molti casi non possono, la FOMO ne è un esempio. La loro vita è oramai un avatar, i nuovi lavori sono in rete, le nuove amicizie sono in rete, la rete è contatto, è socialità. Come possiamo pensare ad una privacy che NON includa la rete. Come possiamo pensare ad una rete che protegga i nostri dati se noi stessi non sappiamo come funziona la rete al di là del nostro schermo.

È sicuramente l’argomento principale dei prossimi anni, la rete cambia e si adatta molto più velocemente di quanto noi siamo in grado di adattarci. Ciò che vale oggi, domani sarà obsoleto. Già oggi le leggi definiscono regole vecchie che poco si adattano ai cambiamenti in atto. Internet ha una propria linfa vitale che riuscirà sempre a sfuggire a chi cercherà di ingabbiarla.

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Roberto Beccari
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Roberto Beccari

Mi chiamo Roberto, da più di 20 anni mi occupo di programmazione e usabilità, inoltre sono un fanatico della tecnologia. In questo blog parlo di quello che faccio, di come lo faccio e descrivo il mio modo di vedere il mondo attorno a me. Se vuoi conoscermi e scambiare idee, la mia mappa è sempre pronta per essere estesa anche alle idee degli altri.

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